Piatti Antonella
IL PRODUTTORE
Ragione sociale: azienda agricola Piatti Antonella
Indirizzo: via municipio 19 – 10035 Mazzé (TO)
Telefono: 3393651115 – 3384370371
E-mail: piatti2002@alice.it
Sito internet: piattiantonella.wixsite.com/piattiantonella-uff
Proprietario: Antonella Piatti – Ezio Buffa
Possibilità di visitare l’azienda: sì non ci sono orari ma chiediamo un preavviso tramite telefono o mail
Eventuali strutture ricettive: no
Eventuali servizi in azienda: no
Eventuali prodotti acquistabili in azienda:
Descrizione del nucleo famigliare e loro coinvolgimento nelle attività agricole:
azienda a conduzione famigliare in cui Antonella ed Ezio lavorano a tempo pieno
Estensione terreni: 4 ha
Altitudine: 280 m s.l.m.
Superficie coltivata a vigneto: 1,75 ha
Altre colture: boschi , nocciole e frutta per autoconsumo
Tipo di conduzione: 100% proprietà
Tipo di coltivazione: azienda biologica certificata
Eventuali società di certificazione: ICEA
Eventuale laboratorio di analisi utilizzato: Redoglia Mario ASTI
Enologo o responsabile di cantina: Antonella è enologa e si appoggia all’esterno solo per le analisi e per un confronto/conforto
Agronomo o responsabile conduzione agricola: Antonella idem come sopra, Ezio è agricoltore da sempre
Lavoratori fissi:
Lavoratori stagionali:
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori fissi:
Tipologia di contratto di lavoro utilizzata per i lavoratori stagionali:
Ricorso a lavoro interinale: no
Vini prodotti:
Erbaluce di Caluso docg “falavospa”
Erbaluce di Caluso docg SPUMANTE metodo classico brut “taramot”
Canavese Rosso doc “gnepoc”
Canavese Nebbiolo doc “vin dal sindic”
Numero totale di bottiglie prodotte: 12000
Vendita diretta: prevale la vendita diretta a privati singoli o organizzati in gruppi di acquisto. Forniamo però anche alcuni esercizi (negozi e ristoranti) di piccole dimensioni: ci occupiamo noi della vendita e consegna, non abbiamo contratti con venditori e rappresentanti
Canali distributivi: vedi sopra
Vendita nella media e/o grande distribuzione: no
Totale vendite ultimo anno solo vino: circa 70.000 €
Una breve storia dell’azienda:
L’azienda agricola Piatti Antonella è un’azienda a conduzione famigliare nata nell’anno duemila.
La produzione principale sin dall’inizio è stata quella viticola: le uve venivano conferite alla locale cantina sociale (Cooperativa Produttori Erbaluce di Caluso). Dall’anno 2006 le uve vengono trasformate e vinificate presso la propria cantina realizzata in Mazzè (provincia di Torino). La superficie agricola aziendale è composta prevalentemente da vigneti, affiancati da terreni adibiti ad una piccola produzione di nocciole, frutta e bosco ceduo. L’intera produzione agricola sin dalla nascita dell’azienda, viene gestita utilizzando metodi di coltivazione biologica: i controlli in merito sono affidati all’Ente Certificatore ICEA. La trasformazione enologica avviene secondo metodi biologici previsti dall’apposito regolamento CE ponendo la massima attenzione e cura affinché il contenuto finale di solfiti in bottiglia sia il minimo indispensabile e il vino ottenuto rispetti al massimo le caratteristiche originarie delle uve di provenienza, oltreché i limiti previsti dalla legge. Vengono trasformate solo uve prodotte in azienda. I terreni vitati sono ubicati tutti nel Comune di Mazzè in zone collinari vocate: in totale la superficie vitata è di circa 1,75 ettari composti sia da vigneti storici e sia da nuovi impianti . La maggior parte della produzione è a Denominazione di Origine Controllata: circa il 60% è Erbaluce di Caluso, la restante parte è Canavese Rosso e Canavese Nebbiolo.
La DOC Canavese rosso si ottiene a partire dall’assemblaggio dei vitigni barbera, bonarda piemontese, uva rara, croatina, merlot e, in minima parte freisa e neretto. La DOC Canavese nebbiolo si ottiene da una prevalenza del vitigno nebbiolo con una presenza (inferiore al 15%) del vitigno Bourgnin (vitigno a maturazione tardiva originario delle zone pedemontane dell’arco alpino piemontese e d’oltralpe dove è conosciuto come Chatus). La DOCG Erbaluce di Caluso (nelle sue diverse varianti: vino bianco secco, vino passito e vino spumante metodo classico con rifermentazione in bottiglia) si ottiene esclusivamente a partire dal vitigno Erbaluce che è un vitigno autoctono del Canavese. Si tratta di un vitigno veramente particolare: ha un’elevata vigoria che impone un allevamento espanso che è rappresentato dalla tipica pergola Canavesana, tanto caratteristica quanto impegnativa dal punto di vista della manutenzione e della lavorazione. L’uva è caratterizzata da un’acidità importante che unitamente ad una notevole sapidità consente di produrre un vino ricco di carattere; avendo poi una buccia molto spessa, può essere conservata a lungo. Un tempo (insieme a qualche grappolo di bonarda) rappresentava la tipica uva da serbo per il periodo invernale. Ciò consente di utilizzarla, dopo appassimento su graticci, anche sino a dicembre-gennaio per la produzione del vino Passito.
Cenni storici e geografici sul territorio:
apparteniamo all’anfiteatro morenico di Ivrea formato dal lavoro dei ghiacciai valdostani nella loro discesa verso la pianura. Questo significa colline moreniche caratterizzate da pietre e ciottoli in abbondanza con un terreno che nel complesso risulta essere nelle zone collinari povero a ph acido/sub acido. Dal punto di vista storico stiamo cercando di ricostruire un tessuto rurale dopo il grande abbandono venutosi a creare con l’avvento della grande industria: Olivetti e Fiat. Ora che mamma fabbrica non c’è più occorre tirarsi su le maniche là dove abbiamo qualche cosa da dire e da recuperare e cioè in campagna ed in particolar modo nei vigneti
Condizioni ambientali del posto e dell’area di produzione:
Siamo su dei mucchi di pietre che bisogna tenere fermi e ben saldi con un’oculata gestione dei terreni.
I miei principi e idealità di produttore:
in due parole la nostra ambizione è quella di poter ricavare un reddito svolgendo un mestiere che ci piace. L’ambizione comprende il fatto di essere agricoltori capaci di ridurre al minimo gli impatti negativi nei confronti dell’ambiente nel rispetto di una corretta condotta agronomica ed enologica.
La mia opinione sull’utilizzo di OGM e TEA o NBT/NGT:
riteniamo che il miglioramento genetico sia stato e sia tutt’ora fondante per il nostro settore. Non è affatto detto che ciò debba comprendere le tecniche della manipolazione genetica previste per gli organismi ogm. Una libertà assoluta in tal senso non coincide affatto con la libertà di ricerca che va comunque tutelata. Occorre sapere valutare se gli strumenti che si utilizzano risultino poi “gestibili” dalle capacità stessa dell’uomo che li ha creati. Gli ogm attualmente non lo sono sia perché hanno una ricaduta ambientale ancora in parte sconosciuta nel lungo periodo e sia perché la comunità umana non si sta dimostrando eticamente capace di gestire la potenzialità di tali organismi. Sul discorso TEA sinceramente siamo disponibili all’approfondimento della loro conoscenza in quanto pensiamo che ci siano differenze fondamentali rispetto agli OGM che meritano di essere prese in considerazione evitando giudizi a priori. Rimane comunque molto problematica secondo noi la gestione di queste nuove tecniche. Reputiamo che occorra conoscere e confrontarsi ancora molto prima di arrivare a conclusioni definitive di giudizio.
IL VINO
Nome del vino:
Erbaluce di Caluso docg “falavospa”
Annata: 2023
La viticoltura
Nome vigneto/i: diversi ad uso nostro: Centin, Mosca, Enzo, Barengo, Giroda, Via Castun
Superficie: 1,4 ha
Suolo: terreni di origine morenica con scheletro abbondante, tendenzialmente sciolti a ph acido/sub-acido
Esposizione dei filari: diversa
Altitudine: 250/300 m slm m s.l.m.
Vitigno/i: erbaluce
Portainnesto/i: diversi, prevale kober 5bb
Forma di allevamento: pergola canavesana
Anno d’impianto: 2000
Densità d’impianto: 1500 ceppi/ha
Produzione per ceppo: 5 kg/pianta
Produzione per ettaro: 75 q/ha
Trattamenti: essendo bio utilizziamo solo i prodotti ammessi che sono sostanzialmente prodotti di copertura (rame, zolfo, piretro, bacillus thuringiensis, spinosad, lieviti). Considerato ciò il numero dei trattamenti dipende dalla pressione delle malattie e dall’andamento climatico in particolar modo dai dilavamenti effettuati dalle piogge.
Fertilizzanti: la concimazione avviene attraverso l’apporto di concimi al terreno tranne che per il boro che viene somministrato per via fogliare al fine di scongiurare la fisiopatia legata alla carenza di boro tipica dei nostri terreni acidi che immobilizzano tale microelemento nel terreno. In autunno si effettua ogni anno la calcitazione con un ammendante calcico/magnesiaco mentre in primavera si apporta solfato di potassio/magnesiaco e azoto organico ( quest’ultimo solo nelle zone particolarmente povere). Non si apporta fosforo in quanto i terreni ne sono naturalmente molto ricchi. Si effettuano ogni 2/3 anni controlli analitici
Data inizio vendemmia: 13/09/2024
Modalità di vendemmia: manuale in cassetta
Utilizzo di uve acquistate da terzi: no
Certificazioni: biologica ICEA
Eventuali notizie aggiuntive inerenti la viticoltura:
L’enologia
Modalità di diraspatura e pigiatura: diraspa pigiatrice Mori in acciaio inox
Modalità di pressatura: pressa pneumatica Bucher
Vinificatori in: vasi vinari termo-coibentati in acciaio inox
Macerazione: no
Anidride solforosa e/o acido ascorbico: metabisolfito di potassio alla svinatura, ai travasi e all’imbottigliamento. Dosaggio deciso in base ad analisi preventiva su solforosa libera e combinata. Si punta a non superare i 70/90 mg/l di totale sulla bottiglia finita
Utilizzo di lieviti selezionati: si utilizzano lieviti selezionati con certificazione biologica
Metodologia di stabilizzazione: stabilizzazione proteica, se necessaria, con bentonite. Stabilizzazione tartarica con colpo di freddo e inseminazione di cremortartaro
Filtraggi: sì dopo stabilizzazioni con filtro a cartoni
Chiarifiche:
Affinamento in acciaio: affinamento sulle fecce fini con batonage protratto sino al momento della stabilizzazione che precede immediatamente l’imbottigliamento. La durata dell’affinamento dipende dalle esigenze: il primo lotto in genere va preparato per Natale o subito dopo. Il secondo in genere viene preparato prima dell’estate
Affinamento in bottiglia: minimo sufficiente per l’armonizzazione. Sono poi i tempi di vendita a determinare la permanenza in bottiglia. Non puntiamo sull’invecchiamento: con le dosi di solforosa ridotte al minimo non ce lo possiamo permettere
Eventuali correzioni:
Uso di mosto concentrato/mosto concentrato rettificato:
Utilizzo di concentratore:
Pratiche di “salasso”:
Resa uva/vino: 69%
Numero di bottiglie prodotte: 6700
Tipologia bottiglia: bordolese
Tappo in: sughero
Controllo temperatura cantina o magazzino:
Destinazione delle vinacce: distilleria
Produzione di grappe o distillati: no
Le caratteristiche chimiche
Titolo alcolometrico: 12,50 %
Acidità: 6,3 g/l
Ph:
Estratto secco: 19 g/l
Anidride solforosa libera: 25 mg/l
Anidride solforosa totale: 70 mg/l
Descrizione organolettica e libera
Il mio vino è:
si potrebbero dire molte banalità scontate, posso invece riportare i caratteri che più colpiscono e cioè un carattere deciso dovuto ad una acidità fissa importante e soprattutto ad una grande sapidità legata ad una notevole ricchezza minerale. Queste caratteristiche tipiche di questo vitigno lo rendono versatile al punto da dare vita alle tre tipologie di vino previste dal relativo disciplinare della docg: il tappo raso sin qui descritto, il metodo classico e il vino passito
PREZZO SORGENTE
Prezzo sorgente relativo alla bottiglia: noi vendiamo il nostro Erbaluce in cantina ai privati a 7 € a bottiglia iva compresa. Quando ci spostiamo per fiere e mercatini aumentiamo in media di 1
IL VINO
Nome del vino:
Canavese Rosso Doc “Gnepoc”
Annata: 2021
La viticoltura
Nome vigneto/i: diversi: barnarda, americano, lina
Superficie: 0,22 ha
Suolo: terreni di origine morenica con scheletro abbondante, tendenzialmente sciolti a ph acido/sub-acido
Esposizione dei filari: diversi
Altitudine: 280 m s.l.m.
Vitigno/i: barbera, bonarda piemontese, uva rara, croatina, merlot e, in minima parte, freisa e neretto Nel 2021 è presente anche il Nebbiolo non vinificato a parte in quanto nella primavera 2021 una gelata tardiva ne ha drasticamente ridotto la produzione
Portainnesto/i: diversi
Forma di allevamento: guyot
Anno d’impianto: 2000
Densità d’impianto: 4000 ceppi/ha
Produzione per ceppo: 1,5 kg/pianta
Produzione per ettaro: 60 q/ha
Trattamenti: essendo bio utilizziamo solo i prodotti ammessi che sono sostanzialmente prodotti di copertura (rame, zolfo, piretro, bacillus thuringiensis, spinosad, lieviti). Considerato ciò il numero dei trattamenti dipende dalla pressione delle malattie e dall’andamento climatico in particolar modo dai dilavamenti effettuati dalle piogge.
Fertilizzanti: la concimazione avviene attraverso l’apporto di concimi al terreno tranne che per il boro che viene somministrato per via fogliare al fine di scongiurare la fisiopatia legata alla carenza di boro tipica dei nostri terreni acidi che immobilizzano tale microelemento nel terreno. In autunno si effettua ogni anno la calcitazione con un ammendante calcico/magnesiaco mentre in primavera si apporta solfato di potassio/magnesiaco e azoto organico ( quest’ultimo solo nelle zone particolarmente povere). Non si apporta fosforo in quanto i terreni ne sono naturalmente molto ricchi. Si effettuano ogni 2/3 anni controlli analitici
Data inizio vendemmia: 22/09/2021
Modalità di vendemmia: manuale in cassetta
Utilizzo di uve acquistate da terzi: no
Certificazioni: certificazione biologica. Ente certificatore ICEA
Eventuali notizie aggiuntive inerenti la viticoltura:
L’enologia
Modalità di diraspatura e pigiatura: diraspa pigiatrice Mori in acciaio inox
Modalità di pressatura: pressa pneumatica Bucher
Vinificatori in: vasi vinari termo-coibentati in acciaio inox
Macerazione: una settimana-10 giorni a temperatura controllata a 24°C
Anidride solforosa e/o acido ascorbico: metabisolfito di potassio ai travasi e all’imbottigliamento. Dosaggio deciso in base ad analisi preventiva su solforosa libera e combinata. Si punta a non superare i 60/70 mg/l di totale sulla bottiglia finita
Utilizzo di lieviti selezionati: si utilizzano lieviti selezionati con certificazione biologica. Si effettua il co-inoculo con batteri malolattici .
Metodologia di stabilizzazione: decantazione naturale e azione del “tempo”: il vino è pronto dopo almeno due anni dalla vendemmia
Filtraggi: no
Chiarifiche: no
Affinamento in acciaio: risiede in acciaio fino al 4/6 mesi prima dell’imbottigliamento
Affinamento in botte o barrique: facciamo fare un rapido passaggio di 4/6 mesi in barriques esauste prima dell’imbottigliamento al solo fine di favorire una micro-ossigenazione
Affinamento in bottiglia: Sono i tempi di vendita a determinare la permanenza in bottiglia: in ogni caso il minimo sufficiente per l’armonizzazione
Eventuali correzioni: no
Uso di mosto concentrato/mosto concentrato rettificato: no
Utilizzo di concentratore: no
Pratiche di “salasso”: no
Resa uva/vino: 69%
Numero di bottiglie prodotte: 2700
Tipologia bottiglia: bordolese
Tappo in: sughero
Controllo temperatura cantina o magazzino:
Destinazione delle vinacce: distilleria
Produzione di grappe o distillati: no
Le caratteristiche chimiche
Titolo alcolometrico: 13,50 %
Acidità: 5,4 g/l
Ph:
Estratto secco: 27 g/l
Anidride solforosa libera: 25 mg/l
Anidride solforosa totale: 60 mg/l
Descrizione organolettica e libera
Il mio vino è:
giudicate voi
PREZZO SORGENTE
Prezzo sorgente relativo alla bottiglia: noi vendiamo il nostro Canavese Rosso in cantina ai privati a 7 € a bottiglia iva compresa. Quando ci spostiamo per fiere e mercatini aumentiamo in media di 1
IL VINO
Nome del vino:
Canavese Nebbiolo Doc
Annata: 2022
La viticoltura
Nome vigneto/i: diversi: mosca, andrea
Superficie: 0,23 ha
Suolo: terreni di origine morenica con scheletro abbondante, tendenzialmente sciolti a ph acido/sub-acido
Esposizione dei filari: diversi
Altitudine: 280 m s.l.m.
Vitigno/i: NEBBIOLO 90%, Chatus (Burgnin) 10%
Portainnesto/i: diversi
Forma di allevamento: guyot
Anno d’impianto: 2000
Densità d’impianto: 3000 ceppi/ha
Produzione per ceppo: 2,3 kg/pianta
Produzione per ettaro: 70 q/ha
Trattamenti: essendo bio utilizziamo solo i prodotti ammessi che sono sostanzialmente prodotti di copertura (rame, zolfo, piretro, bacillus thuringiensis, spinosad, lieviti). Considerato ciò il numero dei trattamenti dipende dalla pressione delle malattie e dall’andamento climatico in particolar modo dai dilavamenti effettuati dalle piogge.
Fertilizzanti: la concimazione avviene attraverso l’apporto di concimi al terreno tranne che per il boro che viene somministrato per via fogliare al fine di scongiurare la fisiopatia legata alla carenza di boro tipica dei nostri terreni acidi che immobilizzano tale microelemento nel terreno. In autunno si effettua ogni anno la calcitazione con un ammendante calcico/magnesiaco mentre in primavera si apporta solfato di potassio/magnesiaco e azoto organico ( quest’ultimo solo nelle zone particolarmente povere). Non si apporta fosforo in quanto i terreni ne sono naturalmente molto ricchi. Si effettuano ogni 2/3 anni controlli analitici
Data inizio vendemmia: 12/09/2022
Modalità di vendemmia: manuale in cassetta
Utilizzo di uve acquistate da terzi: no
Certificazioni: certificazione biologica. Ente certificatore ICEA
Eventuali notizie aggiuntive inerenti la viticoltura: ECCEZIONALMENTE nell’annata 2022 dato il decorso tropicale del periodo estivo la vendemmia è stata decisamente anticipata.
L’enologia
Modalità di diraspatura e pigiatura: certificazione biologica. Ente certificatore ICEA
Modalità di pressatura: pressa pneumatica Bucher
Vinificatori in: vasi vinari termo-coibentati in acciaio inox
Macerazione: una settimana-10 giorni a temperatura controllata a 24°C
Anidride solforosa e/o acido ascorbico: metabisolfito di potassio ai travasi e all’imbottigliamento. Dosaggio deciso in base ad analisi preventiva su solforosa libera e combinata. Si punta a non superare i 60/70 mg/l di totale sulla bottiglia finita
Utilizzo di lieviti selezionati: si utilizzano lieviti selezionati con certificazione biologica. Si effettua il co-inoculo con batteri malolattici .
Metodologia di stabilizzazione: si utilizzano lieviti selezionati con certificazione biologica. Si effettua il co-inoculo con batteri malolattici . Si effettua la nutrizione con fosfato ammonico
Filtraggi: no
Chiarifiche: no
Affinamento in acciaio: risiede in acciaio fino al 4/6 mesi prima dell’imbottigliamento
Affinamento in bottiglia: Sono i tempi di vendita a determinare la permanenza in bottiglia: in ogni caso il minimo sufficiente per l’armonizzazione .
Eventuali correzioni: no
Uso di mosto concentrato/mosto concentrato rettificato: no
Utilizzo di concentratore: no
Pratiche di “salasso”: no
Resa uva/vino: 69%
Numero di bottiglie prodotte: 1700
Tipologia bottiglia: bordolese
Tappo in: sughero
Controllo temperatura cantina o magazzino:
Destinazione delle vinacce: distilleria
Produzione di grappe o distillati:
Le caratteristiche chimiche
Titolo alcolometrico: 14 %
Acidità: 5,1 g/l
Ph:
Estratto secco: 28 g/l
Anidride solforosa libera: 25 mg/l
Anidride solforosa totale: 60 mg/l
Descrizione organolettica e libera
Il mio vino è:
giudicate voi
PREZZO SORGENTE
Prezzo sorgente relativo alla bottiglia: noi vendiamo il nostro Canavese Nebbiolo 2022 in cantina ai privati a € 8 a bottiglia iva compresa. Quando ci spostiamo per fiere e mercatini aumentiamo in media di 1
IL VINO
Nome del vino:
VINO SPUMANTE DI QUALITA’ “Taramot”
Annata: 2023
La viticoltura
Nome vigneto/i: vedi tutte le informazioni sulla scheda relativa all’Erbaluce di Caluso ferma che rappresenta il vino base utilizzato per la rifermentazione in bottiglia metodo classico
Superficie:
Suolo:
Esposizione dei filari:
Altitudine:
Vitigno/i:
Portainnesto/i:
Forma di allevamento:
Anno d’impianto:
Densità d’impianto:
Produzione per ceppo:
Produzione per ettaro:
Trattamenti:
Fertilizzanti:
Data inizio vendemmia:
Modalità di vendemmia:
Utilizzo di uve acquistate da terzi:
Certificazioni:
Eventuali notizie aggiuntive inerenti la viticoltura:
L’enologia
Modalità di diraspatura e pigiatura:
Modalità di pressatura:
Vinificatori in:
Macerazione:
Anidride solforosa e/o acido ascorbico:
Utilizzo di lieviti selezionati:
Metodologia di stabilizzazione:
Filtraggi:
Chiarifiche:
Eventuali correzioni:
Uso di mosto concentrato/mosto concentrato rettificato:
Utilizzo di concentratore:
Pratiche di “salasso”:
Resa uva/vino:
Numero di bottiglie prodotte: 700
Tipologia bottiglia:
Tappo in: sughero
Controllo temperatura cantina o magazzino:
Destinazione delle vinacce:
Produzione di grappe o distillati:
Le caratteristiche chimiche
Titolo alcolometrico: 13 %
Acidità: 6 g/l
Ph:
Estratto secco: 15 g/l
Anidride solforosa libera: 20 mg/l
Anidride solforosa totale: 80 mg/l
Descrizione organolettica e libera
Il mio vino è:
Questo lotto di Vino Spumante di Qualità appartiene ad una partita di Erbaluce di Caluso Spumante Docg “Taramot” che abbiamo sboccato prima dei 15 mesi di permanenza sui lieviti previsti dalla Docge che quindi non se ne può fregiare . La vendemmia del vino base è 2023, si ottiene per rifermentazione in bottiglia di Vino Erbaluce secondo il metodo classico. Gestiamo noi direttamente tutta la produzione tranne la sboccatura finale che viene affidata ad una ditta esterna. Nello specifico la presa di spuma è stata fatta nel dicembre 2023 con vino base erbaluce vendemmia 2023 e la sboccatura di questo primo lotto è stata fatta a fine ottobre 2024. Si tratta di un brut : il residuo zuccherino si aggira intorno ai 4 g/l .
PREZZO SORGENTE
Prezzo sorgente relativo alla bottiglia: noi vendiamo il nostro Spumante in cantina ai privati a € 13 a bottiglia iva compresa. Quando ci spostiamo per fiere e mercatini aumentiamo in media di 1