DA QUESTA FITTA NEBBIA AL SOLE
Considerazioni sul presidio antisfratto per il Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito

Nell’avvicendarsi di impressioni che hanno costruito la giornata di ieri, tra turbamenti, gioia, soddisfazione, proviamo a restituire il valore di quanto è accaduto.

Partiamo da un dato.
Nel corso di queste settimane, da quando in novembre, nel corso de La Terra Trema, è stata comunicata l’eventualità di uno sfratto dello spazio pubblico autogestito Leoncavallo, si è avviato un incessante confronto con agricoltori e agricoltrici che animano la Fiera Feroce.
Un confronto di ordine politico, polarizzato sullo stato delle cose che sta caratterizzando metropoli come Milano.
Nel corso di questi vent’anni, La Terra Trema con tutte le persone che la compongono, ha sempre ribadito: Milano divora se stessa, in nome della speculazione immobiliare privata, rosicchiando ogni metro quadro di spazio alle possibilità di tenersi fuori da questo principio depauperante.
Che la lunghissima storia di valore del Leoncavallo sia ridotta e ricondotta a quotazioni volumetriche è solo l’ultima della serie infinita di operazioni strumentali a costruire estesi margini oltre i quali Milano reclude i suoi demoni.
Questa città nuova si è fatta fortezza. Si è fatta fortezza su persone e su luoghi. Sempre più deprivata dei propri spiriti indomabili, delle contaminazioni impure. Sempre meno luogo per stupore, per ignoto, per l’incontrollabile, per pratiche, azioni e luoghi che non siano già stati dogmati.
Ogni cosa ricondotta a controllo, digitalizzazione, profitto, ogni cosa ha la sua deriva commerciale. Gentrificazione degli spazi, degli altrove, dei luoghi dell’agire in autogestione, gentrificazione dei margini, gentrificazione intima dei nostri corpi e delle possibilità che ci diamo.

«Dal 2007 La Terra Trema porta nel cuore di Milano le narrazioni delle agricolture partigiane e ribelli; le molteplici storie di rivolta e resistenza di chi abita territori assediati da cemento, capannoni, infrastrutture devastanti calate dall’alto e di chi vive territori con specificità paesaggistiche e produttive uniche e straordinarie».
Cercate di capire bene. Da questa popolazione agricola che anima La Terra Trema ricevete una prima reazione a questa insana e insidiosa minaccia. Qui si segna il passaggio verso nuove forme di coinvolgimento.

Le decine di agricoltrici e agricoltori giunte ieri alle porte del Leoncavallo a portare il proprio sostegno, sono una reazione unica, mai vista prima.
Non si sottovaluti questo primo dato e che sia avvenuto, in danza, con tutte le altre anime: la musica, gli artisti, i dj set, le ragazze e ragazzi, arrivati al presidio prendendo spazio non concesso, non dovuto.
Farsi dirompenti, immaginare ciò che non si è mai osato, senza paura. Come quando si decise di portare la migliore produzione vinicola italiana nei luoghi del conflitto di mezza Italia. Con Veronelli. Senza aspettare che sia dato quel che è dovuto, che sia compreso quel valore che per noi è lampante.
Questi mesi dovranno essere generativi. Sarà inderogabile ambire a quello che non è stato mai fatto.
Passare, come è successo ieri, da questa fitta nebbia al sole.

La Terra Trema
Folletto25603
www.laterratrema.org

L’ufficiale giudiziario tornerà a richiedere l’immobile per conto della proprietà mercoledì 19 marzo 2025.
Non lasciamoci sfiancare.

Last modified: 27 Gen 2025

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