Premio Massimo “Topino” Ruffini 2024

Premio Massimo “Topino” Ruffini

2024

Domenica 1 dicembre 2024 ore 19:00

La Terra Trema 2024 • fiera feroce di vini, cibi, relazioni

PREMIAZIONE

Premio Massimo “Topino” Ruffini 2024

Il 12 aprile 2019 Massimo Ruffini è morto lavorando.
Era un giovane agricoltore a Corniglio, provincia di Parma. Si occupava di allevare bene vacche frisone, jersey, bruno alpine, grigio alpine e pezzate rosse.
Massimo aveva 25 anni, coraggiosa giovinezza e un carico di propositi, nonostante la fatiche, gli scogli, le difficoltà che il progetto lavorativo suo comportava.

Luca, suo padre, è una figura che a La Terra Trema avete imparato a riconoscere. Porta ogni anno a Milano scaglie dal Paese di Bengodi. Parmigiano Reggiano di montagna prodotto da vacche allevate allo stato semibrado.

In un territorio che di questo bene ha fatto oggetto di ricchezza e, a volte, di speculazione, il lavoro di Massimo e Luca è stato inevitabilmente linfa nuova. Tra stalla e caseificio hanno messo in atto una filiera fieramente virtuosa, non massificante, non mortificante.
La qualità di questo lavoro continua a essere innegabile ed è un atto di resistenza eroica. Incontrarli è stata occasione di crescita e di grande riflessione.

La presenza di Massimo all’interno di questa conduzione lavorativa è stata viscerale, vitale, connaturale al progetto stesso. Fare fronte alla sua assenza è lo sforzo sovrumano che Luca e gli altri suoi cari hanno scelto di affrontare. Alla maniera di Massimo, con la sua giovane impertinenza.

A mesi di distanza, Luca Ruffini propose di dedicare a Massimo un premio annuale nel corso de La Terra Trema come atto d’amore irrinunciabile.
Un premio con questi i requisiti:
Una gestione giovane. L’attitudine concreta a farsi baluardo di salvaguardia del proprio territorio. Una tangibile capacità di innescare reti di relazione (locali e non solo), proficue e feconde.

Il premio sarà materiale, come ci si addice, come proposto da Luca.
Un’intera forma di Parmigiano Reggiano.
Il risultato migliore di questo grande atto di coraggio che Massimo e Luca hanno portato avanti.
E che avanti andrà.

In alto i calici.