Il vissuto e l’immaginabile nell’agricoltura Abbiatense
Mercoledì 7 marzo 2012 ore 21
Sala consiliare di P.zza Castello, Abbiategrasso (MI)
Tavola rotonda con:
Domenico Finiguerra (candidato sindaco di Abbiategrasso)
Paolo Bellati (La Terra Trema)
Renata Lovati (Cascina Isola Maria)
Dario Olivero (CIA Milano-Lodi)
Marco Cuneo (Cascina Gambarina – Orti colti)
Gabriele Corti (Cascina Caremma)
Sandro Passerini (Cascina Cirenaica)
Luca Sala (Cascina Selva)
Marco Pozzi (Azienda Agricola Zipo)
e altri agricoltori dell’abbiatense
prima dell’incontro verrà proiettato il documentario
La chiave rubata della città del grano
Regia: Jean-Christophe Lamy e Paul-Jean Vranken
Produzione: Koan & Mandala Organic Growers
2011, 26 min. http://www.lesliberterres.com/
Abbiategrasso ha una storia agricola potente, vissuta, oggi, al centro di un territorio vasto che sta subendo un cambiamento geomorfico più che drastico. Ad insidiare questo territorio e la sua vocazione rurale la vicinanza con Milano, che risveglia gli animi voraci di chi vorrebbe edificare e capannonizzare territorio agricolo e non solo.
Ad insidiarlo anche la scarsa appetibilità del lavoro contadino, un mestiere duro e bello ma che mal ricambia sforzi, entusiasmi, aspettative. Malgrado la recente valorizzazione le economie girano lente, arrancano. Ad oggi, molte aziende agricole hanno interrotto la propria attività e tante altre si trovano in grave difficoltà nel continuare a fare il proprio lavoro.
È così che svaniscono, nel nulla dei capannoni, delle tangenziali e delle villettopoli, pezzi enormi di memoria sociale e cultura del territorio.
Intorno. Le fabbriche chiudono, i posti di lavoro saltano. Le comunità fanno i conti con un nuovo corpo sociale che quotidianamente si confronta con un nuovo modo d’essere: disoccupato, cassaintegrato, precario, indebitato. E non troppe opportunità se non: attese sospese, equilibrismi, fatiche, vuoti, stenti. Le vecchie politiche, i nuovi tecnici, fino a qui, hanno fatto nulla, anzi hanno aggiunto acqua quando la misura era colma.
Ma le note non sono solo dolenti.
Questo territorio offre molteplici forme all’eccellenza. Al genio individuale o collettivo.
Aziende agricole innovative e resistenti hanno saputo cambiare il modo di produzione e l’idea stessa di produzione, partendo anche dalla capacità di dare nuova foggia ai servizi erogati.
Movimenti, gruppi informali, associazioni, i semplici cittadini hanno elaborato nuove forme di progettazione culturale, economica, sociale partendo proprio dai nuovi rapporti iniziati con gli agricoltori.
Last modified: 20 Ott 2019
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[…] Registrazione audio dell’incontro di Mercoledì 7 marzo 2012 ad Abbiategrasso: Agricoltura Bene Comune – Il vissuto e l’immaginabile nell’agricoltura Abbiatense […]