17-19 giugno / No Expo Climate Camp

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No Expo Climate camp: 3 giorni di incontri, dibattiti, scambi sulla trasformazione della città e sulle alternative possibili all’appuntamento internazionale a cui Milano rischia di mancare.
Quando: dal 17 al 19 di giugno 2011
Dove: come tutti i climate camp europei, No Expo Camp verrà realizzato in un terreno a tradizionale vocazione agricola, sottoposto a una cambio di destinazione a causa dell’Expo. L’appezzamento verrà scelto nei giorni immediatamente precedenti il camp.
Programma: http://www.inventati.org/climatecamp/programma/

Dall’orto globale all’Expo delle grandi sorprese ma ancora nessuna idea precisa , un’amministrazione che cambia, e giustamente si prende i suoi tempi per riorganizzare le cose. La città è costretta ad aspettare un evento che la trasformerà profondamente. Ma come?
E i cittadini verranno mai consultati per esprimere il loro parere?

La metropoli dell’iperconsumismo, del cemento sovrano, della disuguaglianza sociale istituzionalizzata e della sudditanza dei corpi al mercato ha fatto il suo corso . I meccanismi di crescita diffusa basati su espropriazioni dei territori agricoli e sullo scambio dei valori edilizi dei terreni, l’imposizione dall’alto di modelli e stili di vita che nessuno nella realtà può adottare, non hanno più senso.

Le alternative? Non mancano: in città e nell’hinterland sono molti i cittadini che chiedono soluzioni diverse, che si sono accorti che modelli di vita e di consumo a basso impatto ambientale non sono più una opzione ma una necessità.

E sono molti i comitati che si oppongono ai grandi progetti di infrastrutture funzionali alla viabilità esclusivamente su asfalto e a un modello economico che sa fare profitti solo attraverso flussi abnormi di merci e sfruttando la precarietà del lavoro. Ricordiamo i comitati contro la TEM a Gorgonzola, i comitati civici contrari alla Pedemontana di Seveso, Bovisio Masciago, Cesano Maderno e quelli per l’interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano e Novate Milanesee i comitati di pendolari (Milano/Novara, Mortara, Rho….) che lottano quotidianamente contro i rincari del biglietto e per migliorare le condizioni di quelli che comunemente vengono definiti “carri bestiame”.

Per rispondere al modello Expo, per proporre un altro modello, nasce il No Expo climate camp , tre giorni di 3 giorni di incontri, dibattiti, scambi sulla trasformazione della città e sulle alternative possibili all’appuntamento internazionale a cui Milano rischia di mancare

Cos’è un climate camp
Il Climate Campè un posto dove chiuque può proporre alternative e pratiche contro il cambiamento climatico e protestare contro la retorica dei poteri che governano le città, contrapponendo ai grandi modelli i piccoli passi solidi che rendono possibile cambiare un futuro che non è affatto ineluttabile. NO Expo è un climate camp perché i modelli di gigantismo edilizio, lo sfruttamento del precariato, la realizzazione delle grandi reti viarie, il nuovo piano regolatore, approvato dalla giunta Moratti in uscita, per assicurarsi qualsiasi fosse il voto un buon volume d’affari, hanno un forte impatto sull’ambiente e non solo sul nostro lavoro. Il territorio è divorato da un ciclo finanziario-immobiliare nel quale convergono i capitali dei grandi istituti bancari, che hanno tenuto in piedi le grandi società immobiliari piegate dalla crisi, e senza soluzione di continuità i capitali della ’ndrangheta, delle attività in nero .In questo contesto si inserisce il NoExpo Climate Camp, evento dal 17 al 19 di giugno che localizzerà il conflitto in area Expo e, attraverso una gestione eco-sostenibile aprirà le sue proposte contro chi pensa di far prevalere il profitto sulla vita.

http://www.noexpo.it/
http://www.inventati.org/climatecamp/
http://www.inventati.org/climatecamp/programma/

Last modified: 20 Ott 2019

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