RIVENDICARE LA NOSTRA STORIA E ALZARE LA POSTA IN GIOCO
VENERDÌ 24 GENNAIO 2025
dalle 8 alle 15
Al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito
via Watteau, 7 – MI
PRESIDIO ANTISFRATTO, MERCATO AGRICOLO, DJ SET
Vignaiole/i vignaioli, agrigoltrici/tori de La Terra Trema
AGRIpiccola, Telgate (BG) Apicoltura Pagani Andrea, Cislago (VA) Cascina Caremma, Besate (MI) Cascina Fraschina, Abbiategrasso (MI) Oranami, Ponte Nizza (PV) La Bucolika di Fazzano, Fivizzano (MS) Riber Navel, Ribera (AG) Antesica, Corniglio (PR) Pietro Selva, Castione Andevenno (SO) Cesca Daniele, Moncalvo (AT) Cascina Gasparda, Olivola (AL) Valli Unite, Costa Vescovato (AL), Umaia, Cornigliasca, Carezzano (AL), Granja Farm, Chiomonte (TO), Taverna del Vara, Torza (SP), Mondeggi Bene Comune, Bagno a Ripoli (FI)
Dj set con Lobo, Vito War, Run Di Danz, Breakout, Dubwise
Ivreatronic con Cosmo + Enea Pascal
Venerus
e molto altro
Sul futuro del Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito incombe l’eventualità di uno sfratto che si prospetta avvenire nel giro di pochi mesi.
Le possibilità di svolta sono, a tutt’oggi, un’infelice incognita, di sicuro non facile da governare, consci del fatto che su Milano valga più forte la legge della speculazione, del profitto, della rincorsa folle del mercato immobiliare.
Nonostante le premesse, serve non farsi intimorire, serve rilanciare, fare che questa insana sentenza possa farsi germinativa, produttiva, feconda. Serve assecondare il senso di decenni di pratiche e progettualità politiche e culturali e provare a determinare questa storia, che riguarda tutte/i.
Per quel che ne sappiamo le possibilità di dirottare questa evenienza sono sempre direttamente proporzionate alla capacità di tutte e tutti di rendere chiaro, di ribadire forte, l’importanza di tutte le storie di autogestione di/in una città come Milano. Per quel che ne sappiamo, anche le magnifiche sorti del Leoncavallo (e non solo le sue) sono una responsabilità collettiva.
Con il Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito, Milano rischia di perdere non solo un sacro avamposto di indipendenza culturale. Rischia anche di soccombere a politiche liberticide, a una capillare militarizzazione di vite e di quartieri, a logiche repressive e DASPO urbani. Rischia di chiudere se stessa dentro un’unica zona rossa sterile, arida, invivibile, invalicabile, verticalizzante.
Per questo motivo sappiamo che dovranno essere presidiate tutte le occasioni in cui un ufficiale giudiziario si presenterà in via Watteau per richiederne il rilascio e impossessarsi dell’immobile per conto della Società L’orologio srl, del gruppo Cabassi. Per ribaltare una visione, che vuole mettere una croce sulle esperienze di autonomia, di autogestione, autofinanziamento, sui luoghi capaci di generare pensiero critico e conflittuale.
La storia del Leoncavallo è stratificata come poche altre. La rivoluzione innescata con Luigi Veronelli e poi con La Terra Trema è una parte, di questa immensa narrazione. Il capitale culturale, sociale, economico prodotto in tutti questi cinquant’anni è unico, sterminato, ha attraversato e determinato la storia e la vita di generazioni. Cinema, musica, teatro, lavoro, politiche abitative, produzione agricola di qualità, salute, antiproibizionismo: non è nostra intenzione cedere questo patrimonio smisurato. Non vogliamo che questa storia gloriosa finisca nella desolazione a specchi di immaginifici quartieri e grattacieli del lusso. Non si costruisca tutto questo, sulle ceneri di questa nostra magnifica Babele.
Vi aspettiamo. Per rivendicare insieme la nostra storia e alzare la posta in gioco.
La Terra Trema
FOLLETTO25603
www.laterratrema.org
Last modified: 17 Gen 2025