Abbiamo raccolto le macerie di questo terremoto.
La Terra Trema 2024 è stata una festa selvaggia e arrabbiata, fiera indomabile e feroce.
E se sia stata l’ultima o meno è anche l’ultimo dei problemi di tutte e tutti.
La possibilità di uno sgombero del Leoncavallo dice di cose più gravi, è proiezione di un segnale più assordante e annichilente.
«Mezzo secolo di storia vissuto nelle pratiche dell’autogestione, credendo in un mondo inclusivo e solidale, con la consapevolezza che l’agire quotidiano definisce orizzonti di emancipazione e che una società possibile non utopica si crea nel presente. Una società diversa, opposta a quella sempre più polarizzata e speculativa della Milano di oggi, dove il profitto del cemento prevale su ogni altro valore, dove si vogliono costruire grattacieli di lusso sull’alternativa culturale.
Dal 1975 occupato, abbattuto, ricostruito, sgomberato, viandante, ricollocato: di nuovo il futuro del Leoncavallo barcolla; un lungo percorso di lotta politica, rivendicazione di spazi di socialità informale, autogestione e cultura critica radicale rischia di essere interrotto. Non possiamo immaginare Milano senza il Leoncavallo: possiamo e dobbiamo difenderlo!». Così recita, il più recente e lucido messaggio ricevuto dalle anime del Leoncavallo qualche giorno fa.
E se questa storia riguarda La Terra Trema, chi la imbandisce, chi la attraversa, chi partecipa, chi la impreziosisce, la aspetta chi ne è sedotto/a, che la rete di relazioni tessuta in questi tre giorni possa agitare questa città famelica, che sappia essere fruttuosa, che sappia generare pensiero critico, conflittuale e discolo.
Da questa ciurma anemica, dalle migliaia di persone che hanno attraversato la marea indolente e riottosa, dalle agricolture vive, irrequiete.
Alla Milano che sgombera, che espelle, che reprime, che innalza e gentrifica,
alla Milano della mercificazione, della speculazione, dei capitali privati, della finanza,
alla Milano degli affaristi,
alla Milano che asfalta e disbosca,
alla Milano dei CPR infami, delle obbrobriose carceri,
alla Milano pacificata, linda, anestetizzata, asettica,
alla Milano digitalizzata, controllata, evoluta, aggiornata,
alla Milano omicida.
A ognuno i suoi demoni.
La prima occasione sarà il 10 dicembre, lì vi aspettiamo, alle ore 9.00 alle nostre porte, per opporci allo sfratto del Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito, di tutti i collettivi che lo animano e dell’associazione Mamme Antifasciste.
MILANO TREMA | LA TERRA TRAMA
La Terra Trema
www.laterratrema.org
Last modified: 4 Dic 2024