Expo2015, dedicata al cibo e all’agricoltura, è anzitutto un affare commerciale enorme, una macchina mangiasoldi, produttrice di profitti e di interessi.
In nome della sovranità alimentare ad Expo2015 sarà ospite un gigante degli ogm – Monsanto – che insieme ad altre 2-3 multinazionali semenziere detiene l’80% del monopolio delle semenze mondiali. Sotto lo stesso tetto con Slow Food, Eataly, Coop.
Ormai è assodato che Slow Food si trovi a suo agio tra un contadino guatelmateco con pochi sacchi di fagioli ed uno stand scintillante della Barilla o della Fiat senza soluzione di continuità, in un immenso mercato, tra piccoli contadini di ogni parte d’Italia e del mondo e le potenze dell’agribusiness.
Legittimando la presenza di Monsanto in Expo2015, entità economiche e politiche come Slow Food e Eataly, ne legittimano ampiamente l’operato.
La retorica del sociale ecologista non incanta più.
Slow Food e l’amico e socio di affari Farinetti con Eataly sono corresponsabili e protagonisti del sistema Expo 2015 tanto quanto Monsanto, di quel che ha prodotto finora, di quel che produrrà. Per i loro interessi economici, politici e di lobbies stanno devastando le piccole produzioni agricole che tanto osannano.
Si è fatta forte l’urgenza di riflettere e analizzare quanto sta succedendo intorno all’alimentazione, all’agricoltura in questo momento nel mondo. Expo2015 ne è la sgargiante vetrina : le manifeste contraddizioni che mette in atto, gli agenti promotori di cui fa uso, le modalità di proposizione di questo evento, moltissimi altri elementi danno la dimensione di quanto di grosso si stia muovendo.
Noi siamo salvatori di semi.
Le lobbies pro-ogm sono potenti, in Italia come altrove, insinuate e affiancate da politica, stampa, televisioni. Monsanto a Milano per sdoganare gli ogm in sede di Expo2015 è una minaccia grave per la biodiversità globale, la nostra decennale azione per contrastare l’omologazione, l’appiattimento del gusto, il nostro lavoro per la tutela e la diversificazione della produzione agricola, delle più svariate forme di vita rurale, oggi ci vede in allerta, allarmati.
Crediamo nell’agricoltura contadina, ci battiamo, pratichiamo e supportiamo un’agricoltura diversa, su piccola scala, con distribuzioni parallele, dirette, autorganizzate.
Auspichiamo una riflessione grande, aperta, diffusa, continuativa sulla questione; desideriamo si apra un dibattito che coinvolga il più alto numero possibile di soggetti.
Invitiamo tutti a partecipare a
Semi di Resistenza | Sabato 3 maggio 2014 nel pomeriggio.
Nel corso di The NED | Piazza Carbonari angolo via Stresa, Milano | MAYDAYs 2014
La Terra Trema | Folletto25603
Last modified: 20 Ott 2019
Apriamo gli occhi e riempiamoci la testa di verità e di conoscenza spero che sia la prima di una serie di iniziative è dovere di ognuno di noi ortista consapevole fare il passaparola grazie Teodoro!
Ho un piccolo giardino,
E sarei interessata ai semi,
Come posso contattarvi?