Il vignaiolo planetario

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Nel corso de La Terra Trema al Leoncavallo | Sabato 24 Novembre 2012

Il vignaiolo planetario

Il sentimento di appartenenza al mondo non potrebbe mai coincidere con il desiderio di dominarlo

A cura di Simonetta Lorigliola e LaTerraTrema

Ciò che cerco in un vino è il racconto. Luigi Veronelli concepiva l’assaggio solo in maniera totale. Godendo, di un vino, gusto e storia. Guardando a chi lo produceva, come e dove. Guardando, insomma, alla terra. Perché la conoscenza aumenta il piacere.

Coltivare le vigne in simbiosi con la terra, significa amare la T/terra.

Attraversare il giardino planetario di Gilles Clement e immaginare che possa essere una vigna. Conservare la diversità al suo posto, aumentarla, utilizzare l’energia propria di ciascuna specie, non dissipare inutilmente energie contrarie (…). Il sentimento di appartenenza al mondo non potrebbe mai coincidere con il desiderio di dominarlo.

Immaginare, al lavoro con e sulla t/Terra, il vignaiolo planetario.
Ci hanno tolto il piacere del vino. Le cantine ormai sembrano officine. E il vino è solo tecnica, note organolettiche, punteggi, certificazioni.
Riprendiamoci il gusto del vino. Riprendiamoci la t/Terra.

Degustazione immaginativa e racconti evolutivi

Eris Spagnol (Azienda Agricola Spagnol Eris – Valdobbiadene, TV)
Walter Loesch (Società Agricola Terra d’Arcoiris – Chianciano Terme, SI)
Cristiano Garella (Agricola Garella – Masserano, BI)

Tre vignaioli che aderirono sin dall’inizio entusiasti, a t/Terra e libertà/Critical wine, la sperimentazione eno-ribelle veronelliana con e nei centri sociali partita nel 2003 a Verona e trasformatasi nei mille concatenamenti ribelli delle sensibilità planetarie. Perché la terra trema.

Simonetta Lorigliola, Eris Spagnol, Paola Leonardi (Terra d'Arcoiris) e Daniele Garella durante l'incontro "Il vignaiolo planetario"

Simonetta Lorigliola, Eris Spagnol, Paola Leonardi (Terra d’Arcoiris) e Daniele Garella durante l’incontro “Il vignaiolo planetario”

Last modified: 20 Ott 2019

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