Rosarno oppure Rosarno

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Il Sangue Verde“, un film di Andrea Segre
Lunedì 25 Ottobre 2010, ore 20:30
al Cinema Mexico, via Savona 57, Milano
ingresso 5 euro
a seguire riflessione con alcuni braccianti di Rosarno e contadini de La Terra Trema

La voce dei braccianti africani che hanno manifestato a Rosarno
contro lo sfruttamento e la discriminazione.
7 volti, 7 storie e un’unica dignità.

Il 25 ottobre alle 20.30 La Terra Trema presenterà al cinema Mexico di Milano il film documentario di Andrea Segre “Il sangue verde”, girato nel 2010 a Rosarno con i braccianti agricoli migranti della raccolta delle arance.

È passato poco meno di un anno da quelle giornate di scontri e di rabbia.
Molto è stato detto, in quel periodo, analisi, giudizi, prese di posizione, poi su tutto è riscesa la quiete, calato il silenzio.
Che si sia taciuto, che, il caso Rosarno, non sia stato affrontato oltre il dovuto, fa parte di una consuetudine triste e passiva forse non solo nazionale del gridare blaterare, ringhiare e giudicare, e che nei fatti, è non fare, non osare, non agire.
Rimane il rammarico che intorno alla questione le parole siano state sprecate e che non si sia saputo cogliere l’occasione.

Eppure la rage di quei giovani lavoratori di ragioni, all’agire, ne ha fornite, mettendo in luce quanto, non solo gli organi di stampa e politiche (sociali o poliziesche) dell’immigrazione avrebbero dovuto meglio scrutare; che sindacati di categoria e politiche di settore si sono lasciati sfuggire: che pratiche di sfruttamento vergognose perpetuate nei confronti di uomini e donne depauperati d’ogni diritto sono sintomo di uno stato dell’arte (agricola) dissanguata ed esausta, non solo a Rosarno.

I giovani braccianti a Rosarno hanno reso palese in modo estremo e chiaro quanto altrove è più sommerso e mite: la mancanza di serie politiche per l’agricoltura nazionale produce barbarie fisica, culturale e morale.

A Rosarno il monopolio del fare è stato lasciato in mano alle ‘ndrine negli anni’70 e da allora più nulla. Il prezzo del lavoro, fatto di fatica e sacrificio, veniva lasciato in ostaggio a forze sanguinarie e criminali.
Ma nell’altrove Italia la situazione non era e non è migliore; l’agricoltura, per la maggiore, è doma di una distribuzione che male e poco paga latte, cereali, ortofrutta perché altrove, lontano dalle campagne, trova fonte di ricchezza.

Il film di Segre offre ad un anno di distanza la possibilità di tornare a riflettere su questo: sul bracciantato migrante, su questa manovalanza che porta sulle proprie spalle le tonnellate prodotte nelle aziende agricole di tutta Italia; su un modello di distribuzione, quasi monopolistico, che ha distorto forse irrimediabilmente le sorti dell’agricoltura in Italia; sulle politiche dell’immigrazione che decidono come e chi, in Italia, si può muovere/lavorare/vivere; e sulle possibilità di cambiare orizzonti, invece, attraverso pratiche attive ed efficaci.
Di questo si parlerà al cinema Mexico. Lo faranno Paolo Bellati de La Terra Trema con Tibi Saidou Zongo e Abram Yabrè, braccianti agricoli e protagonisti del documentario; Dario Olivero, allevatore e membro di Sozoo, società cooperativa che fornisce mano d’opera qualificata per le sostituzioni temporanee del personale in ambito agricolo (manodopera tutta migrante, non per scelta ma perché di fatto è l’unica che si rende disponibile) e che, nel 2009, ha offerto, con 40 dipendenti, oltre 7000 sostituzioni e prodotto un utile di un milione di euro; Fabrizio Garbarino, pastore e membro di Via Campesina, Organizzazione Internazionale Contadina; Hutsul Viktor e Gabriele Corti di Cascina Caremma.

La Terra Trema
www.laterratrema.org

leggi “Il Sangue Verde” al Cinema Mexico

Last modified: 20 Ott 2019

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