4 ottobre, Abbiategrasso – Convento dell’Annunciata
Fondazione per l’Abbiatense e Comune di Abbiategrasso, con la collaborazione di CittaSlow International e Associazione Commercianti di Abbiategrasso, hanno indetto per sabato 4 Ottobre una giornata su “filiera corta” e valorizzazione delle aziende agricole operanti sul territorio.
Il sindaco Albetti, in sintonia con Moratti, Penati e Formigoni, ha dichiarato: “In campo le nostre peculiarità in vista dell’Expo 2015, un’occasione imperdibile che porterà vantaggi a Milano e di conseguenza all’abbiatense e ai suoi cittadini”.
Molto si parla di agricoltura, di sostenibilità e produzione dal momento dell’elezione di Milano a luogo deputato per l’Expo 2015 ma poco veritiere le politiche e le economie mossesi finora in tal senso, a Milano e nei dintorni a noi più prossimi.
Fatichiamo a crederci e all’incredulità aggiungiamo forti preoccupazioni per il futuro del territorio e per il futuro degli agricoltori che qui lavorano (che continuano a chiudere e/o vendere). Agricoltori che di certo oggi si trovano lusingati da promesse di gloria, pubblicità e futuri di vacche grasse.
Le città come Milano hanno finito per assomigliare alle politiche di chi le amministra. Assordanti, arroganti e vuote, le rappresentano bene. Gonfie di promesse non mantenute.
Come le politiche anche le città hanno perso senso e dignità e oggi sono simili a parole sformate.
La vita nella metropoli e nelle sue periferie è fatta di pratiche/conflitti/difficoltà quotidiani vissuti sulla pelle di cittadini o cittadini negati, per i quali le cose non vanno, la vita si scardina e scontra con continui contraddittori irritanti e umilianti.
Territorio, localismo, identità, genius loci: nelle bocche politiche sono formule giuste per la favola del territorio felice e dello spirito intrinseco che rappresenta, dell’identità che protegge, della città pura dove vivrai felice, ricco, al sicuro.
È la favola, ma è diverso dallo spazio fisico che quotidianamente si attraversa. È la favola, poi c’è la paura fomentata da politici terroristi che inneggiano all’odio, che plasmano cittadini spaventati, una famiglia-nazione, un esasperato individualismo che chiude tutti a casa protetti alla porta dall’esercito.
Oggi, 2008, è questa Milano che dice “NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA. ll diritto ad un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta”. Possibile dare credito? Possibile credere che Milano voglia nutrire il pianeta quando, incattivita, nell’odio uccide per pochi biscotti?
Agricoltori, allevatori, sono chiamati da questa Milano a raccontare di un’identità rurale della metropoli, nelle università, nelle piazze. Sembra bello. Ma il rovescio della medaglia c’è e ci preoccupa.
Ci preoccupa che sia stato svenduto mezzo Parco Agricolo Sud Milano. Ci preoccupa che velati dal vessillo di un’agricoltura valorizzata si lavori con cemento, bugie, speculazioni immobiliari. Ci preoccupa che a dare aura ecologica a tutto questo siano state chiamate associazioni come Legambiente e Slow Food. Ci preoccupa che a nascondere tonnellate di cemento, infrastrutture gigantesche, affari, soldi e speculazioni siano stati chiamati i contadini: uomini e donne che con l’amore per il proprio lavoro custodiscono il nostro territorio.
Sappiamo e capiamo che ci sarà da guadagnarci nel farsi tirare in mezzo, cinque anni di lavoro, pubblicità, gloria, ma quell’enorme alone oscuro che ci mette in allarme rimane.
Per questo riteniamo ancora più importante riproporre LA TERRA TREMA al Leoncavallo s.p.a di Milano dal 28 al 30 Novembre 2008. Parteciperanno centinaia di agricoltori con l’intenzione di discuterne e parlarne. Qui continueremo ad immaginare, realizzare, a supportare progetti concreti che nascono da anni di relazioni, discussioni e confronti.
Folletto25603 / La Terra Trema
Last modified: 9 Ott 2012