Venerdì 27 novembre 2015 ore 23:00 | La Terra Trema al Leoncavallo
ZU
Live in Foresteria
Per oltre quindici anni, il modus operandi degli ZU di cavalcare e abusare i generi musicali ha portato a più di quindici album unici usciti su etichette come Ipecac, Atavistic e Headz (Giappone).
Il loro amalgama sperimentale di metallo, matematica, no-wave, noise e elettronica, ha portato il celebre compositore John Zorn a descrivere il loro sound come “una musica potente ed espressiva che spazza via totalmente ciò che la maggior parte delle band fanno in questo periodo”.
In corsa per il titolo di “World’s hardest working band”, gli ZU hanno eseguito oltre 2000 concerti in Europa, Stati Uniti, Canada, Asia, Russia, Messico e anche in Africa, in tour con artisti del calibro di Mike Patton (come Zu / Patton quartetto), dividendo il palco con Faith No More, Fantomas, The Melvins, Lightning Bolt, Sonic Youth, The Ex, ecc…
Hanno inoltre collaborato con un gran numero di musicisti tra cui Mike Patton, The Melvins, Dälek, Jim O ‘Rourke, FM Einheit (Einsturzende Neubauten), Peter Brötzmann, Eugene S. Robinson (Oxbow), Steve MacKay (The Stooges), La Ex, Thurston Moore, Stephen O Malley, Damo Suzuki (Can), Mats Gustafsson, NoMeansNo, Joe Lally (Fugazi).
Cinque anni dopo Carboniferous, il loro ultimo album su Ipecac acclamato dalla critica, e in seguito ad una pausa di tre anni, gli ZU sono tornati a maggio 2014 con l’uscita di un nuovo EP di zecca, Goodnight Civilization (Trost Records) con Gabe Serbian dei The Locust alla batteria, e successivamente con un album con Eugene Robinson degli Oxbow alla voce chiamato “The Left Hand Path”, sempre su Trost, e il nuovo album “Cortar Todo” su Ipecac.
Registrato nella campagna di Bologna nell’estate del 2014, l’album contiene ospiti molto speciali, tra cui il tastierista Joey Karam (The Locust), con la sua chitarra maverick l’italiano Stefano Pilia (che suona con artisti del calibro di Mike Watt, David Grubbs e Rokia Traore), ma forse la più inaspettata è la registrazione di campo di un medico indigeno Shipibo registrato da Massimo durante i suoi viaggi in giro per la foresta amazzonica.
Cortar Todo rivela nuove dinamiche della band, l’album è più diretto, tagliente, concentrato, più intenso e musicale di ogni altra cosa che abbiamo sentito finora dagli ZU.
Nell’estate 2015 gli Zu hanno annunciato di aver trovato il loro nuovo batterista nello svedese residente in Norvegia Tomas Järmyr.
Luca T. Mai: sax baritono
Massimo Pupillo: basso
Tomas Järmyr: batteria
Last modified: 20 Ott 2019